Il pannello fotovoltaico è un prodotto riciclabile, ma deve essere smaltito secondo precise norme. Quanto costa farlo?
I pannelli fotovoltaici sono riciclabili?
Ogni materiale del pannello fotovoltaico è altamente riciclabile, in quanto è composto da vetro e alluminio. I pannelli vengono scomposti da aziende specializzate nel loro smaltimento, arrivando ad un riciclo di almeno il 95%. Per garantire la messa di nuovo in circolazione delle materie prime, è necessario fare riferimento a cosa dice la normativa in materia di smaltimento.
Una volta concluso il loro ciclo di vita (circa 25 anni) i pannelli diventano rifiuti a tutti gli effetti. Rientrano nella categoria RAEE, cioè Rifiuti di Apparecchi Elettrici ed Elettronici. Fanno parte, nel dettaglio, del raggruppamento numero 4 (R4). Se l’impianto è domestico, lo smaltimento può essere effettuato dal proprietario presso il Centro di Raccolta dei RAEE di riferimento. Lo smaltimento è a carico del produttore, quindi per il proprietario dell’impianto è del tutto gratuito. Diverso è il caso di un impianto professionale: qui lo smaltimento è regolato da una particolare normativa: la RAEE/2014.
Questa normativa afferma che gli impianti installati prima del 12 aprile 2014 hanno un costo di smaltimento che ricade sul proprietario. Per lo smaltimento degli impianti installati dopo il 12 aprile 2014, per il proprietario non c’è nessuna spesa. Il RAEE fotovoltaico va in ogni caso conferito ad un impianto di trattamento, iscritto al centro di coordinamento RAEE, tramite un soggetto autorizzato.
Smaltimento pannello fotovoltaico: quanto costa
Se l’impianto è stato acquistato con l’incentivo statale Conto Energia, in misura preventiva, il Gestore dei Servizi Elettrici trattiene una somma direttamente dalla quota erogata, a copertura della corretta gestione dei rifiuti di tali pannelli. In linea di massima, l’importo è di circa 12 euro a pannello per gli impianti domestici o di 10 euro a pannello per gli impianti professionali.
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